La rivista scientifica “Building and Environment” ha riconosciuto come miglior paper del 2018 lo studio sul comfort termico degli edifici svolto da un team di ricerca internazionale di cui ha fatto parte anche Francesco Babich, ingegnere dell’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research.

In cosa consiste lo studio?

Coordinati dalla University of California - Berkeley, in un team composto da partner sparsi in tutto il mondo, abbiamo raccolto dati sul comfort termico degli edifici seguendo una procedura standardizzata, in modo da ottenere risultati tra loro comparabili. Esisteva già un database sul comfort termico, “ASHRAE Global Thermal Comfort Database I”, ma era incompleto e non più aggiornato. La versione che ora è disponibile gratuitamente online comprende più di 80 mila set di dati riferiti a 23 paesi in tutto il mondo (Australia, Belgio, Brasile, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, India, Iran, Italia, Giappone, Malesia, Messico, Nigeria, Filippine, Portogallo, Slovacchia, Corea del Sud, Svezia, Tunisia, Regno Unito e Stati Uniti).

Di che tipo di dati si tratta?

Sono sia dati legati a parametri ambientali, come temperatura o umidità relativa, sia informazioni sulle sensazioni provate da chi vive, lavora, studia in quell’edificio. Abbiamo preso in esame abitazioni, uffici, scuole, ricoveri per anziani e chiesto a chi in quel momento si trovava lì quale fosse la sua percezione dell’ambiente: qual è la tua sensazione termica in questo momento (ad esempio: neutra, leggermente caldo, freddo, e così via)? Ti sembra che l’aria sia secca?
In ogni ambiente che abbiamo analizzato sono stati installati dei sensori e gli “occupanti” hanno completato settimanalmente un questionario. Io e gli altri ricercatori della Loughborough University e De Montfort University (UK) e CEPT University (India) ci siamo occupati di casi di studio in Inghilterra e in India. La sfida è stata quella di mantenere una serie di domande uniforme tenendo conto, però, del contesto.

A chi si rivolge il database?

I destinatari sono ricercatori, progettisti, studi di architettura che ora hanno a disposizione dati grezzi di ottima qualità e aggiornati. I dati possono essere consultati e scaricati gratuitamente. Il sito comprende anche uno strumento che permette di fare veloci confronti online. Interrogando il database un progettista può facilmente sapere ad esempio quale tipologia di ventilazione è percepita come più piacevole in Giappone in un’aula scolastica o in Inghilterra in un ufficio.

 Link all'articolo: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0360132318303652

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