©

Le Dolomiti come da tradizione hanno fatto da sfondo a grandi eventi ciclistici negli ultimi mesi: arrivi di difficilissime tappe del Giro d’Italia, Sellaronda Bike Day, Marathona des Dolomites e Giro delle Dolomiti.

Scenari spettacolari, salite impegnative e per i partecipanti di queste gare come i cicloamatori di tutti i giorni tanta fatica. Perché i ciclisti, professionisti o amatoriali come me (nel mio caso di scarso livello), si divertono a fare questi sforzi? Non ho una risposta, ma posso raccontare come vivo la salita. L’obiettivo è semplice: il tornante successivo, nei casi più estremi la pedalata successiva. Fatta una, ci si concentra sulla successiva. È un po’ come per le pubblicazioni: pubblicato un paper si pensa subito (o si sta già lavorando) al prossimo. Piccole dosi di adrenalina per raggiungere la tanto sognata promozione. Ops, scusate, volevo dire discesa. E lì si corre liberi, senza pedalare e sorridenti, finche’ le velocità non aumentano, richiedendo attenzione, nuovi sforzi nel frenare e impostare le curve correttamente, le stesse fatiche che la promozione non elimina, ricordando la prossima salita è solamente dietro l’angolo.

Related Articles

Tecno-prodotti. Creati nuovi sensori triboelettrici nel laboratorio di sensoristica al NOI Techpark

I wearable sono dispositivi ormai imprescindibili nel settore sanitario e sportivo: un mercato in crescita a livello globale che ha bisogno di fonti di energia alternative e sensori affidabili, economici e sostenibili. Il laboratorio Sensing Technologies Lab della Libera Università di Bolzano (unibz) al Parco Tecnologico NOI Techpark ha realizzato un prototipo di dispositivo indossabile autoalimentato che soddisfa tutti questi requisiti. Un progetto nato grazie alla collaborazione con il Center for Sensing Solutions di Eurac Research e l’Advanced Technology Institute dell’Università del Surrey.

unibz forscht an technologischen Lösungen zur Erhaltung des Permafrostes in den Dolomiten

Wie kann brüchig gewordener Boden in den Dolomiten gekühlt und damit gesichert werden? Am Samstag, den 9. September fand in Cortina d'Ampezzo an der Bergstation der Sesselbahn Pian Ra Valles Bus Tofana die Präsentation des Projekts „Rescue Permafrost " statt. Ein Projekt, das in Zusammenarbeit mit Fachleuten für nachhaltiges Design, darunter einem Forschungsteam für Umweltphysik der unibz, entwickelt wurde. Das gemeinsame Ziel: das gefährliche Auftauen des Permafrosts zu verhindern, ein Phänomen, das aufgrund des globalen Klimawandels immer öfter auftritt. Die Freie Universität Bozen hat nun im Rahmen des Forschungsprojekts eine erste dynamische Analyse der Auswirkungen einer technologischen Lösung zur Kühlung der Bodentemperatur durchgeführt.

Article
Gesunde Böden dank Partizipation der Bevölkerung: unibz koordiniert Citizen-Science-Projekt ECHO

Die Citizen-Science-Initiative „ECHO - Engaging Citizens in soil science: the road to Healthier Soils" zielt darauf ab, das Wissen und das Bewusstsein der EU-Bürger:innen für die Bodengesundheit über deren aktive Einbeziehung in das Projekt zu verbessern. Mit 16 Teilnehmern aus ganz Europa - 10 führenden Universitäten und Forschungszentren, 4 KMU und 2 Stiftungen - wird ECHO 16.500 Standorte in verschiedenen klimatischen und biogeografischen Regionen bewerten, um seine ehrgeizigen Ziele zu erreichen.

Article
Erstversorgung: Drohnen machen den Unterschied

Die Ergebnisse einer Studie von Eurac Research und der Bergrettung Südtirol liegen vor.