Tecno-prodotti. Creati nuovi sensori triboelettrici nel laboratorio di sensoristica al NOI Techpark

I wearable sono dispositivi ormai imprescindibili nel settore sanitario e sportivo: un mercato in crescita a livello globale che ha bisogno di fonti di energia alternative e sensori affidabili, economici e sostenibili. Il laboratorio Sensing Technologies Lab della Libera Università di Bolzano (unibz) al Parco Tecnologico NOI Techpark ha realizzato un prototipo di dispositivo indossabile autoalimentato che soddisfa tutti questi requisiti. Un progetto nato grazie alla collaborazione con il Center for Sensing Solutions di Eurac Research e l’Advanced Technology Institute dell’Università del Surrey.

unibz forscht an technologischen Lösungen zur Erhaltung des Permafrostes in den Dolomiten

Wie kann brüchig gewordener Boden in den Dolomiten gekühlt und damit gesichert werden? Am Samstag, den 9. September fand in Cortina d'Ampezzo an der Bergstation der Sesselbahn Pian Ra Valles Bus Tofana die Präsentation des Projekts „Rescue Permafrost " statt. Ein Projekt, das in Zusammenarbeit mit Fachleuten für nachhaltiges Design, darunter einem Forschungsteam für Umweltphysik der unibz, entwickelt wurde. Das gemeinsame Ziel: das gefährliche Auftauen des Permafrosts zu verhindern, ein Phänomen, das aufgrund des globalen Klimawandels immer öfter auftritt. Die Freie Universität Bozen hat nun im Rahmen des Forschungsprojekts eine erste dynamische Analyse der Auswirkungen einer technologischen Lösung zur Kühlung der Bodentemperatur durchgeführt.

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Testata in val Senales una nuova tecnologia satellitare

Misura la conducibilità termica della neve e servirà per monitorare le risorse idriche.

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Biolettronica e terapie dei tumori. Una piattaforma foto-sensibile per controllare il comportamento cellulare attraverso la luce

Manuela Ciocca, ricercatrice del Sensing Lab, ha partecipato alla ricerca internazionale di cui è capofila l’Università di Roma “Tor Vergata”. Realizzato un dispositivo, compatto e facile da utilizzare, che permette di controllare, attraverso l’impiego di stimoli luminosi, la proliferazione di cellule tumorali e di registrare l’attività bioelettrica del sistema.

Interview
“AI: usiamola a salvaguardia dei diritti umani”

Floriano Zini, tecnologo accademico della Smart Data Factory della Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche al NOI Techpark, è un esperto di e-health, dove spesso applica tecniche di Intelligenza Artificiale (IA) Non esplora l’IA esclusivamente per ragioni professionali: le motivazioni etiche sono sempre presenti nel suo lavoro. Oltre ad essere un ricercatore e occuparsi di come trasferire la ricerca della Facoltà in collaborazioni con aziende, pubblica amministrazione e attori del terzo settore, Zini è anche attivista di Amnesty International. È il responsabile della circoscrizione Veneto e Trentino - Alto Adige della ong. Con Amnesty ha collaborato per la realizzazione dell’iniziativa Barometro dell’Odio, con cui sono stati monitorati i discorsi d’odio sui social durante le campagne elettorali in Italia degli ultimi anni. A lui abbiamo chiesto se l’allerta relativa ai pericoli rappresentati dall’impiego dell’Intelligenza Artificiale (IA) ai fini di sorveglianza e repressione sia giustificata e quali possibili positivi impieghi della tecnologia possano essere valorizzati a tutela dei diritti umani.

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Shime, l’intestino virtuale del laboratorio Micro4Food

“Simulator of Human Intestinal Microbial Ecosystem”, ovvero “Simulatore dell’ecosistema microbico intestinale umano”. Per gli amici - i ricercatori e le ricercatrici del laboratorio Micro4Food - meglio conosciuto con l’acronimo Shime. Apparecchiatura unica in ambito accademico in Italia, è il mezzo con cui si possono studiare le reazioni chimiche e metaboliche che avvengono nell’intestino umano per capire se quello che ingeriamo e quello che ingeriamo fa bene o male al nostro ecosistema intestinale. Scopriamone insieme qualità e impieghi.

Die Roboterflüstererin

Maschinen intelligenter machen, um besser mit dem Menschen zusammenzuarbeiten: das ist der Job von Prof. Anglika Peer. Ein Ausflug in ihr neues Labor für Human-Centered Technologies and Machine Intelligence.

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Fermente für die Darmgesundheit

Wie können autochthone Mikroorganismen eingesetzt werden, um bei Fruchtsäften den Zuckerzusatz zu senken und doch den zuckerverwöhnten Gaumen eines gesundheitsbewussten Publikums zu treffen? Eine Aufgabenstellung, der sich das Micro4Food-Team im Project SMARTJUICE gewidmet hat.

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